
Progetto Donne nella Pesca
Il progetto si inserisce nel quadro delle attività di competenza dei FLAG (Fisheries Local Action Group) previste dalla misura 4.64 del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2014/20. Sono coinvolti nello specifico i FLAG GAC Chioggia Delta del Po (capofila), FLAG Costa dell’Emilia-Romagna - DELTA 2000, FLAG Marche Centro, FLAG Costa di Pescara e FLAG Alto Tirreno Toscano. Risultano interessate le Regioni: Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Toscana.
A livello globale, studi e ricerche scientifiche degli ultimi anni riportano che metà della popolazione coinvolta al mondo nella pesca e nell'acquacoltura è femminile. Nei territori costieri dei FLAG partner di progetto, un’elevata quantità degli occupati nel settore ittico è rappresentata da donne, arrivando ad essere pari a circa un terzo del totale degli operatori nel caso del FLAG GAC Chioggia e Delta del Po.
Le donne risultano impiegate nei diversi segmenti della filiera ittica e spesso, a titolo volontario e senza retribuzione né forme di tutela, contribuiscono ufficiosamente, ma in modo determinante, alla gestione delle imprese di pesca. In alcuni casi le donne sono presenti a bordo delle imbarcazioni, si occupano della raccolta del prodotto nel caso dell’acquacoltura, ma nella maggioranza dei casi le “donne della pesca” (compagne, mogli, figlie e parenti strette) svolgono le principali attività a terra: dallo sbarco del prodotto al trasferimento verso mercati ittici all’ingrosso, dalla vendita al dettaglio alla gestione amministrativa dell’impresa, dalla gestione dei rapporti con i fornitori e con i commercianti, alla gestione dei rapporti con le banche ma anche con le istituzioni marittime per il disbrigo delle pratiche amministrative riferite alla gestione del natante da pesca. A queste si aggiungono le donne che operano nel campo dei servizi cooperativi, nella ricerca scientifica e nei servizi di supporto alle imprese, oltre ovviamente alle donne che operano nei restanti sottosettori della filiera come ad esempio commercio e ristorazione.
Il lavoro della donna è sempre stato scarsamente riconosciuto e ora più che mai pone nuovi elementi di criticità quali: il lavoro “sommerso”, la scarsa formazione professionale, i rischi professionali, la mancanza di accesso alle risorse, ai servizi (es. welfare) e alle attività tradizionalmente svolte dagli uomini.
Il progetto ha come obiettivo generale il miglioramento della qualità di vita e di lavoro delle donne impegnate nei settori della pesca e dell’acquacoltura. Tale miglioramento deriverà dal garantire pari opportunità, dal riconoscere l’alto valore aggiunto portato dalla figura femminile nel settore ittico e la professionalità nei diversi ruoli, dal valorizzare il livello di impegno delle donne lungo tutta la catena del valore, oltre che la loro grande capacità di fornire soluzioni innovative in diversi campi quali ambiente ed occupazione.
Il progetto è articolato in fasi e attività specifiche che vanno dalla ricognizione e analisi dello stato dell’arte sui territori del partenariato (raccolta, categorizzazione, analisi comparativa ed elaborazione dati), all’elaborazione di una Action Strategy per comunità tematiche” di donne, alla realizzazione di una serie di percorsi informativi/formativi e di sensibilizzazione, nonché alla sperimentazione di nuovi modelli di empowerment per le giovani imprenditrici che fanno rete, a livello locale ed interterritoriale, per consentire loro di maturare competenze, essere maggiormente consapevoli del proprio ruolo, della qualità del lavoro che ognuna di loro svolge e avere più riconoscimento sociale. Una importante parte delle attività di progetto è dedicata alla comunicazione e alla sensibilizzazione con il coinvolgimento oltre che delle donne, dei diversi portatori di interesse afferenti al settore ittico e del mondo della scuola.
Il progetto è stato presentato a Roma dal FLAG GAC Chioggia Delta del Po il 30 giugno 2022 nell’ambito del General Assembly meeting of MEDAC Mediterranean Advisory Council.

Area tematica
Cooperazione interterritoriale e transnazionale
Zona d'intervento
Chioggia e Delta del Po