Triglia da scoglio

Triglia da scoglio

Triglia da scoglio

 

Nome scientifico: Mullus surmuletus

A differenza della triglia di fango ha la prima pinna dorsale colorata con bande longitudinali scure e il profilo del muso inclinato mentre M. barbatus ha la prima pinna dorsale incolore e il profilo del muso quasi verticale. Considerata un pesce prelibato fin dall’antichità, si adatta ad essere cucinato in molti modi e rientra quindi in tante ricette tipiche e regionali.

Caratteristiche

La triglia di scoglio ha delle squame di un bel colore rosso-arancio e giallo e lunghi barbigli bianchi, che le servono per individuare il cibo nel sedimento.  La colorazione può presentare varie sfumature dal rosso al rosa, fino alle tinte del bruno e dell’arancio. Mediamente la lunghezza della triglia si aggira intorno ai 20-25 cm ma può arrivare a 40 cm per 1 kg di peso. La lunghezza minima per la commercializzazione, fissata dal Reg.CE 1967/2006 è di 11 cm. Il corpo è di colore rosa-argento.

Habitat

Vive in fondali poco profondi caratterizzati da rocce, scogli e strati di sabbia e ghiaia. L’adulto vive spesso solitario mentre i giovani si muovono spesso in piccoli gruppi. Viene pescata coi tramagli e le reti a strascico dai pescherecci ad una profondità che varia dai 10 ai 50 metri. La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno è il periodo ideale per la sua pesca poiché segue il periodo della riproduzione e di conseguenza se ne trovano in gran quantità. I pescatori sportivi e i turisti amano pescare questo pesce che abbocca facilmente all’amo quando si pesca dagli scogli.

Fonti:

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